31 OTTOBRE viene
demolito il vecchio mercato coperto. Avvenuto tutto in una situazione di
assoluto silenzio, quasi omertoso, la cittadinanza è stata colta di sprovvista,
ma l’evento provocò una reazione a catena imprevedibile. I più, inconsapevoli
che un nuovo progetto di riedificazione incombeva, desideravano quell’area a
disposizione dei cittadini e, perché no, anche dei nostri turisti. La visione
di un’area così ampia portò la gente ad immaginare cosa volesse al posto del
mostro che c’era prima, ma quasi tutti vertevano su un’area verde.
Ma i progetti dell’amministrazione, che sino a quel momento
furono celati dietro ad una coltre nebbiosa (come in un porto delle nebbie),
erano e sono diversi. Un “contenitore culturale” incombe!
8 NOVEMBRE assemblea
popolare, organizzata dalle forze di opposizione. La partecipazione è
massiccia. In quest’occasione è evidente la volontà dei cittadini, già
organizzati in un comitato (Qui il link alla pagina: https://www.facebook.com/alberobellomercatocoperto/?fref=ts
), di bloccare al più presto i lavori per poter permettere a TUTTI di decidere le sorti di
quell’area, anche se il mancato preavviso ha portato a dover rispettare
tempistiche ristrettissime.
La sera stessa il comizio di risposta dall’amministrazione
dà un motivo in più per andare a fare due passi in piazza. Il sindaco,
accompagnato dal capogruppo Carucci, ribadisce le loro intenzioni e afferma non
solo di avere tutti i permessi necessari, ma di aver ricevuto i complimenti
della Regione Puglia (con tanto di 110 e lode e bacio accademico). Lo ribadirà
anche nel Consiglio comunale del 10 novembre quando alla richiesta del
Consigliere Gianvito Matarrese di controllare se ci fossero tutti i permessi
per far procedere i lavori, il Sindaco ha risposto che i permessi ci sono
tutti.
Qualche giorno dopo la demolizione, però, a nome del
Consigliere Viviano Giuliani, ma frutto del lavoro del Partito Democratico, dei Giovani Democratici e dei gruppi consigliari di opposizione, venne inviato un esposto (qui lo potete visionare:
http://1drv.ms/1YwlPEG
) all’Anac (Agenzia Nazionale Anti-Corruzione), al GAL di Barsento, al
Presidente della Giunta Regionale e al Ministro dei Beni Culturali.
19 NOVEMBRE il
Ministero dei Beni Culturali risponde all’esposto (qui lo potete visionare: http://1drv.ms/1IjYPQ2
) chiedendo all’amministrazione spiegazioni sul progetto, sottolineando
l’importanza del sito UNESCO.
23 NOVEMBRE dopo un esposto del Comitato cittadino,
anche l’Autorità di Bacino della Puglia risponde (qui lo potete visionare: http://1drv.ms/1Q15RQ1 ) richiede
informazioni utili per le attività edilizie in quella determinata area “di cui questa Autorità non è a conoscenza”
.
26 NOVEMBRE altro
esposto del Comitato Cittadino, altra risposta. Questa volta è il Ministero
degli Interni (qui potete visionare la
risposta: http://1drv.ms/1IlYnke ), in
particolare il comando dei Vigili del Fuoco della Provincia di Bari, a richiedere
spiegazioni per un nuovo progetto di cui loro non erano a conoscenza, esortando
l’amministrazione a chiarimenti e delucidazioni.
27 NOVEMBRE
richiamato all’ordine dal Ministero degli interni, anche la sovrintendenza
(direttamente dipendente dallo stesso Ministero) chiede chiarimenti
all’amministrazione (qui potete leggere l’atto: http://1drv.ms/1QLZiCr ).
Leggendo (finalmente) un parere
chiaro e trasparente della sovrintendenza, si può notare come scindano il
progetto a cui il mittente ha dato parere positivo e il progetto attualmente in
atto.
“…non essendo prevista una nuova
progettazione”.
Stando agli atti, è
indubbio che la sovrintendenza non era a conoscenza del nuovo progetto. Di
fatti, subito dopo elenca quelle che erano le caratteristiche del progetto da
loro valutato: “…su opere da realizzarsi all’edificio esistente, mediante
parziali demolizioni e ricostruzioni…”
La conclusione dell’atto apre uno
scenario interessante: la soprintendenza chiede delucidazioni per poter
comprendere “…se ci siano i presupposti per l’annullamento del parere
rilasciato”.
4 DICEMBRE altro
atto di grande importanza. Dopo il polverone mediatico e istituzionale, a
chiedere spiegazioni questa volta é direttamente il GAL (l'ente preposto
all'erogazione del finanziamento necessario alla costruzione dell'immobile).
Oltre a chiedere spiegazioni, il che sottolinea ancora una volta una mancata
trasparenza persino nei rapporti con i vari enti, il GAL paventa la possibilità
di "procedere alla revoca del finanziamento..."
Se a queste risposte aggiungiamo
tutti i “vizi” (magistralmente elencati dal Comitato cittadino https://www.facebook.com/alberobellomercatocoperto/photos/a.1631217467131529.1073741829.1630349273885015/1634489456804330/?type=3 ) in tutto l’iter progettuale, non
riusciamo a comprendere come l’amministrazione e il Sindaco Longo in primis
(essendosi preso più e più volte le responsabilità del progetto) non voglia
fare un passo indietro; non voglia, mettendo da parte progetti presenti e
futuri, comprendere l’errore soprattutto nel rapporto coi cittadini e ridare a
questi l’ultima parola
per la riqualificazione di quell’area.
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